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domenica 6 luglio 2008

Pinna nobilis


Pinna nobilis , comunemente nota come nacchera, pinna comune, cozza penna o stura, è il più grande bivalve presente nel mar mediterraneo. Può raggiungere un metro di lunghezza.

Endemica del mar mediterraneo, è spe

sso situata in mezzo alle praterie di Posidonia oceanica, da pochi metri fino a 40 di profondità. Ne è stata segnalata nel 2008 la ricomparsa anche in corrispondenza della Laguna veneta, come apparente conseguenza delle scogliere artificiali del progetto MOSE: negli anni '50-'60 si era assistito alla sua progressiva scomparsa a causa dell'inquinamento lagunare causato dagli scarichi del polo industriale di Marghera.

È un organismo bentonico che vive fissato con la parte appuntita della sua conchiglia triangolare nella sabbia o nella roccia.

Per nutrirsi e respirare pompa l'acqua nella cavità del mantello mediante un sifone inalante e poi la emette attraverso uno esalante. Le valve hanno il margine posteriore arrotondato e presentano una ventina di coste radiali con scaglie a forma di canali. Il colore è bruno con scaglie più chiare; l'interno è bruno e lucente con la parte anteriore madreperlacea.

La dimensione media della conchiglia di un esempalre adulto è intorno ai 65 cm, ma puo arrivare agli 80 cm e oltre. Ha uno sviluppo abbastanza rapido nei primi anni di vita, in media di 10 cm per anno; raggiunta la maturità sessuale, intorno ai 40 cm, l'accrescimento rallenta e si assesta su circa 10 cm ogni 3 anni.

Al suo interno ospita talvolta in simbiosi con crostacei decapodi, come Pontonia pinnophylax e Pinnotheres pinnotheres.
Tipica l'epibiosi con organismi che si insediano sulla parte esterna del guscio quali alghe, briozoi, ascidie, spugne.

Come tanti molluschi marini produce dei filamenti con i quali si ancora al fondo del mare. Questi fili, sottili e robusti, costituiscono il materiale con cui si fabbrica il filamento detto bisso marino, utilizzato in passato specialmente in sardegna per la tessitura di preziosi indumenti dai colori cangianti. A seguito della tutela della specie la lavorazione del bisso marino è quasi scomparsa del tutto.

È una specie minacciata dalla raccolta per il collezionismo.

è fra le specie dell'
«ALLEGATO IV
SPECIE ANIMALI E VEGETALI DI INTERESSE COMUNITARIO CHE
RICHIEDONO UNA PROTEZIONE RIGOROSA>>

Inserita nella lista rossa della Direttiva CITES 92/43/CEE (Direttiva Habitat) dell'unione europea, con l'aggiornamento 2006/105/CEE adesso è fra le specie vegetali di interesse comunitario che richiedono una protezione rigorosa.

2 commenti:

cocciulaia ha detto...

Pinna nobilis è tuttora protetta, anche se non piu specie a protezione rigorosa. Quindi è vietato pescarle, raccoglierle (anche i gusci vuoti) e mangiarle, cosa peraltro sconsigliata perche essendo un mollusco filtratore è capace di accumulare patogeni, tossine e veleni.

Unknown ha detto...

Oggi ne ho viste due, bellissime,non molto vicine. A circa 7/8 metri di profondita' mi sono avvicinato per vederle meglio . In un fondale poco interessante era come vedere una cosa bellissima. Sono poi risalito con questa immagine di piacevole sorpresa. Sono ad Andros in Grecia.